Tra il settimo secolo e la prima meta’ dell’undicesimo secolo sul territorio irpino la presenza ecclesiastica fu o del tutto inesistente (nelle aree interne) o, laddove presente (nei centri urbani), ridotta ai minimi termini, sul piano numerico, sul piano morale (gran parte dei preti erano sposati con prole), sul piano delle risorse finanziarie disponibili. Questo dato appare in contrasto col fatto che in quei secoli il territorio era disseminato di un gran numero di chiese, di cappelle, ma la contraddizione e’ solo apparente. Questi edifici, infatti, nella grande maggioranza dei casi, non erano soggetti alla giurisdizione ecclesiastica, dal momento che erano proprieta’ private, di laici o delle aurorita’ civili. La forte evanescenza delle strutture ecclesiastiche del tempo fu uno dei fattori che favori’ la diffusione e lo sviluppo economico e sociale delle istituzioni benedettine.
UN DATO DEL TUTTO SCONOSCIUTO
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