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Che strana sorte

by Prof Antonio Panzone

Che strana sorte quella di questa nostra bella terra, l’Italia. Eppure con l’Unità , nel bene e nel male, questa nostra nazione diventò una, libera e indipendente . A creare lavoro verso la fine dell’800, fu l’Emigrazione, per cui le nostre Famiglie da subito diventarono monche della forza giovane, sia del padre di Famiglia che dei figli in età di forza-lavoro. Di conseguenza, i nostri contribuirono ad aiutare altri Popoli, altre Realtà: nelle Americhe in via di sviluppo, in Europa, diversi nostri lavorarono nelle miniere del Belgio, alcuni ci rimisero persino la pelle, e tanta nostra gente si ritrovò sparsa per il mondo. Frattanto, le nostre terre, che pure potevano essere dissodate, rimasero incolte in mano a tristi, ma ingordi proprietari terrieri. Famosa è la frase nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa nell’epoca relativa alla fine dei Borboni: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.”Di conseguenza i ricchi proprietari si videro confermato il loro potere. Diversamente al Nord Italia, considerata la loro vicinanza con il resto dell’Europa, dopo l’Unità, ebbe sorte migliore l’avvento delle industrie, per cui nel tempo tanti nostri meridionali si trasferirono al Nord sempre come forza-lavoro. Il nostro Sud, invece, è rimasto sempre Sud e lo è tuttora di nome e di fatto. Stiamo ancora alla ricerca di ritrovarci nella nostra terra.Di conseguenza, da noi emergono sempre le individualità.
Oggi,a esperienza maturata, la Storia ci insegna che l’Italia, se divisa, può fare più comodo a certuni e rendere meglio per loro. La situazione politica attuale privilegia i Comuni, le Province, invece, sono state sostituite dalle Regioni, , in cima ci sarebbe lo Stato. Ai fini del Fisco, cioè delle Tasse noi Popolo manteniamo tutto questo apparato.
Il tutto è frutto di una burocrazia sempre più intricata e ferraginosa, per cui chi si azzarda a realizzare un benché minimo lavoro, oggi deve ingaggiare 5, 6 tecnici [geometra, ingegnere, geologo,e chi più ne ha, ne metta] al fine di approntare un progetto, poi si devono pagare diritti esosi al Comune di appartenenza, al Genio Civile. . . in conclusione i soldi per realizzare l’opera finiscono prima di metterci mano.
Oggi, a fronte del COVID 19, chi comanda in questa nostra realtà?
Ai fini dello sviluppo, COVID Sì e COVID NO, al Sud non c’è problema perché, fatto salvo i soliti furbi, la società è in immobilismo da sempre!? In merito alla gestione dell’intero territorio campano, dopo il Presidente della Repubblica -che si è dimostrato oltremodo sensibile a detto problema- , il Presidente del Consiglio , Conte, si è scontrato in più occasioni con i Presidenti delle nostre regioni per un conflitto di competenza !? Eppure Conte è riuscito a recuperare per la nostra Italia circa 200 miliardi di euro!? La bravura di Draghi, poi, sicuramente saprà fare anche meglio. Comunque l’Italia sembra il viaggio dei vasi di creta con i vasi di ferro, per cui il più delle volte a pagare le conseguenze rimane il popolo. In particolare chi? Quelli che hanno di sicuro il liquido, e cioè i pensionati e i dipendenti a reddito fisso. D’altro canto non si può pretendere nulla dai meno abbienti, frattanto, quanto meno dai Deputati, Senatori, Ministri e loro staff, nonché parenti e sodali, oltre ai Partiti, alle Associazioni, ecc.ecc.ecc. Bisogna, tuttavia, pur fare fronte alle spese per mantenere tutto l’apparato dai Comuni allo Stato, per cui giù TASSE da orbi .Peccato che è passato di moda il concetto del LAVORO. Non bisogna, in conclusione dimenticare che a carico dei pensionati e dipendenti a stipendio fisso, sono pure i figli, con o senza la laurea sono comunque disoccupati e senza reddito, per cui vivono anch’ essi a spese dei genitori.
Che bella Italia!? La ripresa come e quando!?!?!? A chi poi la colpa del NOSTRO DEBITO !?!?!? . . . . sicuramente i ricchi stanno diventando sempre più ricchi mentre il popolo sempre più povero.

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