Don Carlo Graziano e il libro Bonito sacra

Emanuele Grieco

Ci sono molte buone ragioni per ricordare il libro Bonito sacra. Radici cristiane di una comunità e il suo autore, don Carlo Graziano, sacerdote e studioso di origine bonitese e oggi residente a New York. 

La prima ragione è che ricorrono i 50 anni dal suo trasferimento dalla terra irpina in America. Suo padre nacque negli USA, dove la famiglia era emigrata, quindi, in un certo senso, don Carlo, pur essendo “bonitese doc” e amando il suo paese e l’Italia, ha comunque fatto ritorno in una sua seconda patria. 

La seconda ragione è che ricorrono sostanzialmente i 50 anni dalla pubblicazione del suo primo libro di argomento bonitese, dedicato alla figura di S. Crescenzo, venerato nel suo paese natale. 

La terza ragione è che sono passati 20 anni dall’ultima visita di don Carlo in Italia e nel paese irpino (2001). Motivi di salute e personali resero difficile e poi impossibile il ritorno in paese che faceva ogni anno in estate. 

La quarta ragione – ma forse la principale – è che questo libro è di una bellezza e ricchezza straordinarie. C’è tutto: arte, storia, fede, cultura, memoria… 

Nel corso degli anni don Carlo, laureato in Lettere e docente (ora in pensione) negli USA, ha dedicato grandi energie allo studio della storia e della cultura di Bonito e dell’Irpinia. Pubblicò 17 libretti su vari argomenti inerenti la sua terra e nel 2006 decise di unirli nel bel volume Bonetum in Hirpinis. Essendo tale libro andato esaurito, don Carlo nel 2016 decise di raccogliere la parte migliore e quella relativa al “sacro” nel nuovo testo Bonito sacra. 300 copie del libro furono donate alla popolazione e altre conservate nella biblioteca comunale bonitese e in quella provinciale di Avellino. Il volume è ora disponibile anche on line nel sito del Comune di Bonito. Un libro che ben figura nelle case di ogni famiglia bonitese perché racconta la devozione di un popolo, la cultura, l’arte, la storia, ma soprattutto la fede che ha cementato una comunità nel corso dei secoli. Don Carlo Graziano nacque a Bonito il 20 maggio 1938. Il 7 maggio 1961 fu ordinato sacerdote. Come già ricordato, da mezzo secolo vive negli States. 

A New York ha pubblicato diversi volumi sulla Lingua Italiana, destinati a studenti americani e poi tradotti e usati in varie nazioni, compreso Germania e Romania. 300 biblioteche di varie nazioni hanno questi libri nel loro repertorio. Don Carlo ha quindi dato un grande contributo alla diffusione della lingua e della cultura italiana in America e nel mondo. Con piacere e onore posso dire di aver goduto della sua amicizia. Abbiamo intessuto una fittissima relazione epistolare per circa 13 anni. E abbiamo collaborato in diverse ricerche e pubblicazioni. Per ragioni insondabili, legate forse all’evoluzione della vita, questa amicizia e lo scambio epistolari si sono interrotte alla fine del 2018, poco più di due anni fa, proprio nell’anno in cui avevamo omaggiato don Carlo per i suoi 80 anni con un libro appositamente pubblicato che riepilogava la sua carriera e la sua esistenza. Resta comunque il ricordo, il piacere di averlo conosciuto e l’insegnamento che mi ha dato. E restano i suoi scritti e interventi, molti dei quali ospitati nella biblioteca bonitese e disponibili in internet. Infine una breve riflessione che consente di tornare a Bonito sacra. Don Carlo ha insegnato come attorno alla Chiesa, alla fede religiosa e alla figura di Maria, è nato e ha vissuto un popolo e un paese. Ebbene, il suo insegnamento resta valido. E in questa drammatica situazione di pandemia che stiamo vivendo ormai da un anno e che non accenna a scomparire, una comunità si ritrova e si stringe attorno al bene supremo della fede. Sia chiaro: la buona politica e la buona economia servono, eccome! Ma non è lì che si può porre il principale fondamento della la speranza e della via di salvezza. Solo in un percorso trascendente è possibile una vera rinascita.