Tra le numerose cittadelle pugliesi, scomparse nel quattordicesimo secolo, Monte Ilaro, che si trovava tra Orsara e Troia, merita una menzione particolare. Nella notte tra il 10 e l’11 agosto del 1051 in questa cittadella avvenne uno degli eventi più drammatici e gravidi di conseguenze dell’undicesimo secolo: l’assassinio nella chiesa madre di San Lorenzo di Drogone, secondo conte di Puglia, fratello del leggendario Braccio di Ferro. Tale assassinio aprì la strada alla battaglia di Civitate (presso l’attuale San Paolo di Civitate), una battaglia che ha rappresentato uno spartiacque nella storia del sud Italia (e non solo nella storia di tale territorio). Tale battaglia, infatti, viene paragonata alla battaglia di Hastings, per le conseguenze di enorme portata che produsse. Drogone, col suo equilibrio, la sua moderazione, era riuscito a disinnescare le fortissime tensioni del tempo tra i cavalieri normanni e i loro nemici. La sua morte impedì ogni possibilità di mediazione, lasciando campo libero alla contrapposizione frontale. Le cronache del tempo narrano piuttosto dettagliatamente le fasi del suo assassinio. Non conosciamo i mandanti, ma tutto lascia pensare che dietro tale delitto ci fu la mano dell’impero bizantino.
LA CITTADELLA PERDUTA DI MONTE ILARO
