Il sisma dell’80
Dal Libro di A.Panzone :Taurasi -Chiesa dell’Immacolata Concezione
Erano le 19.35 del 23 novembre 1980, quando due scosse sismiche a distanza di pochi secondi una dall’altra sconvolsero per un interminabile minuto e venti secondi una vasta area dell’Appennino meridionale, a cavallo tra l’Irpinia e la Basilicata. Scosse del decimo grado della scala Mercalli che causarono oltre 2.000 morti ed oltre 10.000 feriti, 300.000 senza tetto, cancellarono oltre 77 mila costruzioni in 686 comuni e ne danneggiarono gravemente altre 275.000. Ore 19.35, la furia di uno dei terremoti più violenti del secolo. Lioni, Laviano, Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Lioni, , Teora, Pescopagano… Interi paesi non esistevano più.Paesi dai nomi quasi sconosciuti, fino a ieri. Le sovvenzioni per la ricostruzione furono 60.000 miliardi e inclusero anche la zona di Napoli.Migliaia i volontari accorsi da ogni parte d’Italia e del mondo. A Taurasi si registrarono 2 casi di residenti deceduti, 10 feriti, 373 senza tetto.
La Chiesa dell’ Immacolata Concezione, all’ indomani del sisma dell’ 80′
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