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Bonito, Irpinia, Sud, Italia…

by Emanuele Grieco

Maggiore tutela del patrimonio storico e architettonico, piccolo e grande

Un amico, Gaetano Di Vito – creatore a Bonito di un bellissimo “Museo delle cose perdute” e appassionato “custode” della storia e della memoria della comunità – mi segnala che nei giorni scorsi qualcuno ha danneggiato volutamente un piccolo, ma significativo reperto storico nel centro del paese irpino.

Alla base del campanile della Chiesa Madre, vi è, da circa metà dell’Ottocento, un caratteristico, singolare e affascinante “segno” “scolpito” dalle mani sapienti di qualche artigiano e piccolo commerciante. Si tratta di una “incisione” (che ha reso permanente tale segno) di un “rudimentale metro” o di una “popolare unità di misura” lasciata da nostri antichi avi. Qualche commerciante, venditore di stoffe, tessuti e abiti, pensò di “creare” un metro sul muro, da usare durante il settimanale mercato paesano. Si tratta di una linea, che riproduce il classico metro, con cui sia l’ambulante che il cliente potevano misurare le stoffe. 

Un fatto curioso, se vogliamo, una piccola storia resa permanente da questo originale e insolito “graffito”. Fu Gaetano Di Vito, acuto osservatore, che se ne accorse alcuni anni fa. Molte persone non se ne accorgono, non ci fanno caso, non lo sanno. Alcuni giorni fa, forse complice l’oscurità, qualcuno (forse ubriaco?) con un punteruolo ha danneggiato questo segno, accanendosi in modo notevole contro di esso. Nell’immagine che proponiamo, scattata da Gaetano, si vede: 1. Il segno antico, il “metro”. 2. Il danneggiamento.

Dopo l’indignazione verso un inutile atto di vandalismo, credo che occorra riflettere sulla necessità di tutelare meglio il bene comune storico, piccolo e grande. E dopo la critica, occorre una “fase propositiva”. Vorrei dare un suggerimento all’Amministrazione Comunale. Premesso che ora siamo in una grave pandemia e in una forte crisi ed emergenza e ci sono altri problemi più urgenti, ma appena possibile, sarebbe giusto provvedere a “mettere in sicurezza” anche questi “segni minori”. Con una spesa piccolissima, si potrebbe applicare un pannello di plexiglas trasparente che consenta di vedere, ma non di avvicinarsi con un oggetto e di danneggiare. Questo vale anche per un altro segno, non distante, sempre nella base del campanile: si tratta della “Triplice Cinta”. Come si vede in questa foto:

La “triplice cinta sacra” è un simbolo sacro, rappresentante l’orientamento dell’uomo nello spazio e nell’ambito vitale, l’opposizione della terra al cielo, ma può rappresentare anche l’universo creato (terra e cielo). Alcuni anni fa a Bonito vi fu un convegno su questo tema, con la presenza della massima esperta nazionale nel settore. Sono segni antichi, in parte misteriosi. 
Anche questo meriterebbe di essere protetto con un piccolo pannello. Sia per il “metro” che per la ”triplice cinta”, nel pannello, in basso, a destra, si potrebbe mettere una targhetta che spiega il loro significato. L’intera comunità deve essere coinvolta nella tutela del patrimonio del paese, sia quello del territorio, l’arte, le chiese, le lapidi e i monumenti; e anche questi piccoli segni che sono tracce del passato e fanno parte della storia di un paese.
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